sabato 27 settembre 2025

Siti multilingua in Wordpress e performance

Wordpress non gestisce nativamente la funzionalità multilingua ma è possibile realizzare il sito vs sito in più lingue utilizzando vari approcci differenti:

Approcci possibili

  1. Multisite (una installazione per lingua)
    Crei un network WordPress e un “sito” per ogni lingua (es. example.com/itexample.com/en).
    Pro: isolamento pulito dei contenuti, performance prevedibili, permessi separati, plugin/tema configurabili per lingua.
    Contro: manutenzione più articolata (backup, utenti, plugin), relazioni tra contenuti manuali se non supportate da plugin dedicati.

  2. Plugin multilingua su singolo sito
    Tutte le lingue convivono nella stessa installazione. Opzioni più diffuse:

    • Polylang: leggero, ottimo per blog/siti corporate; estensione a pagamento per WooCommerce.

    • WPML: completo, include traduzione stringhe, media, workflow; più “pesante”.

    • TranslatePress: traduzione visuale dal front-end, supporto MT (da rivedere/redigere).
      Pro: una sola installazione da gestire, linking tra traduzioni semplice.
      Contro: lock-in da plugin, possibili impatti su performance in siti molto grandi.

  3. Multisite + plugin di collegamento (es. MultilingualPress)
    Ibrido: benefici di Multisite con collegamento “nativo” tra versioni tradotte.
    Pro: scalabilità, nessun contenuto duplicato nel DB di un solo sito.
    Contro: costo/licenza, setup più tecnico.

  4. Headless/Jamstack
    WordPress solo come CMS; front-end (Next.js/Nuxt) gestisce i18n.
    Pro: massima libertà su UX/performance, routing i18n su misura.
    Contro: richiede team con competenze da sviluppo front-end moderno e DevOps.


Come scegliere (decision quick-guide)

  • Sito piccolo/medio senza e-commerce: Polylang o TranslatePress.

  • Sito complesso o con molto flusso redazionale: WPML (workflow, TM, stringhe).

  • Portale enterprise o network di brand/paesi: Multisite (con o senza MultilingualPress).

  • Team con skill React e focus performance/SEO avanzata: Headless.


Struttura URL e SEO internazionale

  • Struttura consigliata: sottocartelle per lingua (/it//en/, …). In alternativa sottodomini (it.example.com) o domini ccTLD. Mantieni una sola strategia ovunque.

  • hreflang: obbligatorio per evitare contenuti duplicati tra lingue e far capire a Google la variante corretta. I plugin citati lo gestiscono; verifica anche la versione “x-default”.

  • Sitemap per lingua: meglio separare ed elencarle in robots.txt.

  • Slug, title e meta tradotti: non lasciare slugs inglesi su pagine italiane e viceversa.

  • Redirect iniziale per lingua del browser: se lo usi, fallo solo alla prima visita, salva preferenza (cookie) e non indicizzare la pagina di redirect.

  • Contenuti davvero localizzati: evita traduzioni “letterali”; adatta esempi, misure, valute, date.


Note per WooCommerce

  • Lingua ≠ valuta: valuta, tasse e spedizioni possono variare per paese, non solo per lingua. Valuta e tasse vanno gestite con plugin specifici (multi-currency, geolocalizzazione).

  • Prodotti e attributi: traduci titoli, descrizioni, attributi e termini (paio/pack, taglie, materiali).

  • URL prodotto e categorie: traduci slug e ricontrolla i 301 se cambi struttura.

  • Email transazionali: predisponi template per lingua (ordine, spedizione, resi).

  • Ricerca e filtri: assicurati che l’indice (es. Elastic/Algolia) sia separato per lingua o includa il campo lingua nei documenti.


Workflow di traduzione

  • Glossario e guida di stile per coerenza terminologica.

  • Processo a step: bozza → traduzione → revisione → QA (link, moduli, formati numeri/date).

  • Stringhe di tema/plugin: usa .po/.mo (Loco Translate) o il modulo “String Translation” del tuo plugin i18n.

  • Media: valuta se duplicare o riutilizzare; in molti casi le stesse immagini bastano, ma cura i testi ALT per lingua.


Performance e caching

  • Cache per lingua: varia la cache per path (/it//en/) e per cookie se usi redirect alla prima visita.

  • CDN: regole di purge e invalidation consapevoli della lingua.

  • Ricorda il Vary: evita di variare su Accept-Language lato server quando non serve, per non esplodere la cache.


Checklist di avvio rapido

  1. Scegli struttura URL e plugin/architettura.

  2. Definisci lingue, glossario e stile.

  3. Imposta hreflang, sitemap per lingua e meta.

  4. Traduci menu, widget, footer, form, email.

  5. Traduci slugs e controlla i 301.

  6. Configura cache/CDN per lingua.

  7. QA completo (contenuti, moduli, pagamenti, ricerca).

  8. Monitora Search Console per ogni lingua/property.


Errori comuni da evitare

  • Mescolare sottocartelle e sottodomini senza motivo.

  • Lasciare meta/slug non tradotti.

  • Redirect forzato ad ogni visita (esperienza pessima + problemi di indicizzazione).

  • Non separare la cache per lingua.

  • Affidarsi solo alla MT senza revisione umana.


Performance

Un unico sito multilingua rispetto ad un'installazione network può creare problemi di performance, soprattutto se sono installati altri plugin (Woocommerce, Advanced Custom Fields, etc..) per questo consiglio di valutare bene prima di effettuare una scelta o si dovrà ritornare sui propri passi.

Nel caso il sito diventi molto lento sarà opportuno, se non è possibile ottimizzare il codice, ricorrere a dei sistemi di cache (Memcached, Redis, Varnish su tutti).

Un servizio di hosting che supporta tutti questi servizi elencati sopra è Cloudways, vivamente consigliato!

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